presidi contro gli sfratti

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venerdì 31 gennaio 2014

LA POVERTA ESTREMA UCCIDE RIBBELLIAMOCI

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SEDE PROV. VIA CASSANO N.22 BUSTO ARSIZIO ZONA QUARTIERE SANT.ANNA. E-MAIL- sicobasvaresebusto@libero.it-TEL. 339/6242893

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 LA POVERTA ESTREMA UCCIDE RIBBELLIAMOCI

LA LOTTA SARA PER LA CONQUISTA DI UNA CASA DI EMERGENZA ABITATIVA E CASA POPOLARE PER LA CONQUISTA DEL RECUPERO DI FONTE DI SALARIO NELL’ATTESA ADDIVENIRE DI UN SALARIO GARANTITO. URGE URGENTEMENTE CHE IL LORO COSTO SIA ACCARICO DI REGIONI PROVINCE E COMUNI.

Il disoccupato di lunga durata vive in povertà assoluta.

La povertà assoluta impedisce la disponibilità dei livelli minimi di sostentamento riguardo ai beni essenziali: acqua, cibo, indumenti, abitazione ecc. In Italia nel 2009, 1.162.000 famiglie sono in condizione di povertà assoluta, per un totale di 3.074.000 persone. Anche secondo l’Istat crescono i poveri in Italia: sono il 15,8% della popolazione, nel 2012 gli individui in povertà relativa erano 9 milioni e 563.000. Di fronte a questo scenario l’unica prospettiva per i proletari è la lotta di classe, la lotta il più possibile generalizzata contro la precarietà diffusa . Dal 2006 al 2013 è aumentata la povertà sanitaria in media del 97%. Di conseguenza a questo è cresciuto il fenomeno del banco farmaceutico: solo nel 2013 sono state raccolte più di 300.000 confezioni di farmaci in quasi 3.500 farmacie. Nello stesso tempo secondo il settimanale Vita ci sono oltre 1.000.000 gli appartamenti lasciati sfitti da privati e enti pubblici. A Roma le case vuote sono 300.000 e potrebbero ospitare oltre 1.000.0000 di persone. A Milano gli appartamenti lasciati sfitti sono 80.000 che potrebbero ospitare 3000.000 persone. La risposta a questo estremo disagio diffuso, da parte delle istituzioni (Governo, Regioni, Provincia, Comune) è quella dell’elemosina. Come S.I.COBAS noi diciamo no al pietismo e rivendichiamo per tutti i disoccupati e i precari un salario garantito. Bisogna lottare perché sanità e farmaci siano gratuiti, e perché il loro costo sia spalmato a carico di Regione, Provincia e Comune. Se ci espropriano di lavoro, salario, casa, sanità, viveri di prima necessità, Noi dobbiamo riprenderci quello che ci tolgono come fanno i disoccupati e i precari che nelle varie città italiane occupano gli appartamenti o non pagano gli affitti capestro, che prelevano dai supermercati ciò do cui necessitano.

 PER CONQUISTARE IL DIRITTO ALLA CASA E BLOCCARE GLI SFRATTI, PER RECUPERARE FONTE DI SALARIO, PERCHE’ LA SALUTE NON SIA UNA MERCE, DOBBIAMO PREPARARCI IN TUTTI I QUARTIERI E NEI LUOGHI DI LAVORO ORGANIZZANDOCI NEL S.I. COBAS

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