presidi contro gli sfratti

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venerdì 16 marzo 2012

LA TEMPESTA INARRESTABILE DEL S.I. COBAS

DICIAMO NO HA QUESTA NUOVA FORMA DI SCHIAVISMO FERMIAMOLI
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L’ARIA DEL NORD AFRICA SPIRA ANCHE NEI MAGAZZINI DELLA TNT 
A PIACENZA E ALL’ESSELUNGA di BIENDRATE BIANDRATE2











Non si è tuttavia sciolto il nodo delle buste paga a zero euro.
BUSTE PAGA A ZERO? “REFUSI, CAPITA A TUTTI”
. Da giorni, infatti, si discute sul come sia possibile che decine- se non tutti- i lavoratori che fanno capo alle cooperative Stella e Vega all’interno della Tnt percepiscano zero euro in busta paga. Il cedolino dei turnisti è diventato una sorta di slogan, “busta paga falso”, che esibiscono agli increduli rappresentanti delle istituzioni: per il mese di febbraio, ad esempio, molti facchini hanno preso zero euro in busta paga. Il più fortunato, 67 euro e rotti. Poi, tutti in nero Ieri si è svolta un'importante iniziativa di lotta davanti agli stabilimenti TNT di Piacenza.
Protagonisti circa 160 operai (tutti immigrati) dipendenti delle cooperative Stella e Vega (facenti parte del consorzio Gesco Nord), sostenuti da altri 40 operai delle cooperative affiliati al del SI.Cobas ed una trentina di militanti del milanese e piacentino. Obiettivi sindacale della lotta: 1) Ottenere un regolare contratto di lavoro per tutti gli oltre 260 dipendenti ponendo fine ad una situazione di insostenibile neo schiavismo dove c'è spazio per chiamate al lavoro ad personam (gli altri tutti a casa; ma, bada ben: occorre comunque presentarsi ai cancelli), buste paga zero con bonifici bancari (leggi: lavoro nero), furto di 13.ma, 14.ma, ferie e permessi, straordinari non retribuiti, livelli non riconosciuti, vessazioni varie dei caporali, 21 bagni chiusi su 22, ecc. 2) Riconoscimento dei diritti sindacali degli operai. L'esito della battaglia durata tre ore, con il blocco di tutti e quattro i cancelli di ingresso ed uscita dei camion, è stato quello di spezzare i tentativi dei dirigenti aziendali che nei giorni immediatamente precedenti lo sciopero, e anche nelle sue prime fasi, avevano cercato di separare gli operai dalle organizzazioni sindacali di riferimento (in questo caso, oltre ai quasi cento del SI.Cobas, si aggiungono una trentina di iscritti alla CUB), per risolvere alcune questioni "tra amici", o meglio.... tra soci. Di fronte al rifiuto degli operai di incontrare i vertici aziendali senza i rappresentanti sindacali esterni, di fronte alla lunga coda di camion che si andava creando e alle palesi difficoltà a far intervenire la celere per caricare il picchetto, si avvia la trattativa, con una delegazione composta da cinque delegati operai e due sindacalisti esterni del SI.Cobas     LA LEZIONE DI DIGNITÀ DEI FACCHINI DI PIACENZA DELLA TNT
Vuoi avere uno straccio di salario con cui potere vivere e mantenere i tuoi cari? Vuoi guadagnare il pane senza dover infoltire le fila della manovalanza criminale? Bene, devi accettaare di ammassarti ai cancelli dell’azienda, dove i caporali sceglieranno chi quel giorno avrà il “privilegio” di spaccarsi la schiena in mansioni di facchinag- gio. Devi accettare che il contratto nazionale di lavoro diventa carta straccia. Devi accettaare uno stipendio molto “moderato” e molto “flessibile”, pagato in gran parte in nero, senza tredicesima, quattordicesima, ferie non pagate e nemmeno indennità di malattia. Devi accettaare di lavorare in un luogo dove c’è un cesso per oltre 300 lavoratori (gli altri servizi igienici sono stati sigillati , centinaia di facchini non ne meritano più di uno e anche su questo si può risparmiare...) e dove la tua permanenza in bagno viene cronometrata. Devi accettare gli insulti e le umiliazioni inflitti dagli addetti alla sicurezza. Tutto questo non si verifica in chissà quale distretto industriale cinese o in un maquiladora messicana. Succede alla TNT di Piacenza, Italia 2011.


DICIAMO NO HA QUESTA NUOVA FORMA DI SCHIAVISMO FERMIAMOLI
Lavoratori delle cooperative, qui all’Esselunga di BIENDRATE volete capire come mai ora si stanno tutti precipitando nella finta e fasulla difesa dei diritti dei lavoratori pur sapendo che da mesi, da anni ormai vengono calpestati i diritti più elementari dei lavoratori: norme di sicurezza, infortuni a tutto andare, norme igienico – sanitarie mancanti e non rispettate, buste paga a quanto pare molto discutibili e quant’altro. Ora si stanno tutti precipitando ma per far cosa? Perché vogliono bloccare la tempesta inarrestabile del S.I. COBAS che oggi da tanti mesi si sta battendo per difendere i diritti dei lavoratori, anche per far rispettare quelli che sono i contratti pur di merda siglati dai confederali. Chissà perché adesso si stanno tutti precipitando. Ma la tempesta del S.I. COBAS non si fermerà. Andrà aBIANDRATE2vanti c on la lotta dura senza paura. Questa sarà la parola d’ordine che invita italiani e immigrati delle cooperative a battersi per la difesa dei propri diritti. Il S.I. COBAS non si fermerà. Richiamiamo i lavoratori, chiamiamo tutti i lavoratori delle cooperative a battersi per difendere e acquisire i propri diritti. Lavoratori, le cooperative sono il macello della scomparsa ormai quasi totale dei diritti dei lavoratori. Queste cooperative sono la nuova forma di schiavismo. Sono la figura ormai chiara di quello che ormai tutti i governi stanno smantellando dei diritti dei lavoratori acquisiti negli anni passati - dallo Statuto dei lavoratori alla conquista di forme di salario che in qualche modo andavano a garantire il potere d’acquisto del salario operaio. Il potere d’acquisto del salario dei lavoratori per poter avere una casa e una vita dignitosa. Lavoratori, la tempesta del S.I. COBAS è inarrestabile .Da come potete vedere da CGIL, CISL e UIL e da alcuni altri si stanno precipitando per far concorrenza rispetto alla difesa dei diritti dei lavoratori. Quello che noi vogliamo dire è che qui non si tratta di farsi concorrenza tra i vari sindacati o tra i vari COBAS. L’obbiettivo è quello di difendere i diritti dei lavoratori. Chissà come mai con la tempesta inarrestabile del S.I. COBAS tutti si stanno precipitando. Ma volete sapere perché e capire perché si stanno tutti precipitando nella difesa fasulla dei diritti dei lavoratori? Questa gentaglia sa benissimo da mesi e mesi e da anni che qui i diritti dei lavoratori vengono calpestati, che esiste una forma di schiavitù. Che i lavoratori, a quanto pare, lavorano in nero, non pagati, non rispettando i contratti di lavoro, non rispettando le norme di sicurezza, non rispettando le norme igienico – sanitarie. Quello che vi stiamo dicendo, lavoratori, è che il S.I. COBAS vi richiama a ricompattarvi, ad essere uniti, a non farvi sparpagliare da CGIL, CISL e UIL e dalle cooperative. Voi dovete essere uniti, compatti e lottare contro questa ingiustizia come i vostri compagni di lavoro della TNT di Piacenza. La loro lotta deve essere un esempio per tutti voi lavoratori italiani e immigrati e soprattutto per i lavoratori immigrati che maggiormente stanno pagando e pagano questa decimazione dei contratti di lavoro e dello Statuto dei lavoratori che oggi ormai sono inesistenti. Per cui il S.I. COBAS vi richiama alla lotta. Vi richiama ad unirvi insieme a noi, insieme al S.I. COBAS. Dare uno schiaffo a questi di CGIL CISL e UIL che vi fanno credere che difendono i vostri diritti. Ma questi vi pugnalano alle spalle e quindi è ora di dire basta a questi falsi difensori dei diritti dei lavoratori. Ecco perché noi vi chiamiamo, vi richiamiamo all’esempio dei vostri compagni di lavoro della TNT di Piacenza. Che la loro lotta sia di riferimento a tutti i lavoratori italiani e immigrati. Ecco perché vi diciamo di unirvi insieme al S.I. COBAS per difendere il meglio possibile e organizzarvi per la difesa dei vostri diritti di lavoro, di salario e di uscire fuori da questa fase di sfruttamento selvaggio. LAVORATORI DELLE COOPERATIVE DELL’ESSELUNGA DI BIENDRATE CGIL CISL e UIL garantiscono a queste cooperative di tenervi sui posti di lavoro in forma ancora schiavistica non rispettando le leggi, le normative e i contratti. Voi pagate sulla vostra stessa pelle la quotidianità di questa repressione e di questa ingiustizia. Ed è ora che diciamo basta a questi signori! Noi vi diciamo, lavoratori, di imbracciare il vostro destino, di prendere e far riferimento a quelli che sono i vostri compagni delle cooperative di Piacenza della TNT. La maggior parte dei lavoratori sono lavoratori immigrati e sono proprio questi lavoratori che maggiormente, oggi, stanno pagando questo tipo di repressione. Stanno pagando questa forma schiavistica, dove ormai i confederali CGIL, CISL e UIL insieme ai governi stanno smantellando e hanno smantellato i contratti, non facendo più e non dando più la possibilità ai lavoratori di avere dei contratti più dignitosi, un salario più dignitoso, normative di sicurezza più dignitose. Dando – a quanto pare - ai padroni mano libera a schiavizzare i lavoratori, a falsificare le buste paga e le voci retributive con il concordo di CGIL,CISL e UIL e delle leggi che i vari governi che si succedono in parlamento legiferano. E quindi quello che noi vi chiediamo è di imbracciare la lotta, di fare come i vostri compagni di lavoro delle cooperative della TNT di Piacenza. In questi giorni la loro lotta è stata esemplare. Una lotta che sta pagando, una lotta che vi farà uscire dalle forme di repressione, dalle forme di ingiustizia, dalle forme di schiavismo per far sì che vengano rispettati i vostri diritti. Per i contratti e le normative che CGIL, CISL e UIL hanno sottoscritto pur sapendo che quelli sono dei contratti e delle normative di merda. Qui CGIL, CISL e UIL la fanno da padroni. Non sono in grado e non fanno neanche rispettare i loro contratti aziendali e nazionali seppur di merda. Questa è la vera truffa. Firmano i contratti che sono già una merda e poi non applicano e non fanno applicare neanche questi. Concordi con le cooperative, facendo perpetrare una forma di schiavismo, facendo perpetrare il mancato rispetto di quelle che sono le condizioni igienico – sanitarie, le norme di sicurezza, le voci retributive. Le cooperative spadroneggiano come vogliono questo in concordo con i confederali CGIL, CISL e UIL facendo licenziare i lavoratori, facendo finta che impugnano i licenziamenti illegittimi o il licenziamento illegittimo e poi li lasciano a metà dicendo ai lavoratori che non c’è niente da fare. Fanno spostare i lavoratori anche se i contratti e le normative di legge non lo prevedono, fanno spostare i lavoratori da una regione all’altra. Questo è un ringraziamento che i lavoratori devono fare a CGIL, CISL e UIL. Ma noi del S.I. COBAS non ci stiamo. Noi diciamo ai lavoratori di organizzarsi nella lotta, di armarsi della presa di coscienza e di prendere in mano il loro destino per rivendicare e far rispettare i loro diritti, dal salario al posto di lavoro ai problemi di sicurezza. Qui a Biendrate c’è un tasso elevato di infortuni sui posti di lavoro, A quanto pare l’INAIL assegna delle percentuali del danno biologico molto discutibili.
LAVORATORI DELLA SINTESI DI BIENDRATE
RAGGIRATI E TRUFFATI DA QUESTO VERBALE ACCORDO
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Fotocopiato in proprio 4/8/2011
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